venerdì

Precisazioni di Antonio Mazzeo "I padrini del ponte"



Oggetto: Mandato avv. Maurizio Canfora – Gino Di Pane

In data 24 dicembre 2012 ho ricevuto Raccomandata a firma dell’Avv. Maurizio canfora di Roma, legale del sig. Gino Di Pace, in riferimento a quanto da me pubblicato sul saggio “I padrini del Ponte. Affari di mafia nello Stretto” (Edizione Alegre, Roma, 2010), alle pagine 155-157, e parzialmente riprodotte dai siti web stostretto.it e www.enricodigiacomo.org in data 14 marzo 2009.

In particolare il legale afferma che il sig. Di Pane “si sente gravemente offeso” per le mie affermazioni “le quali hanno natura e portata diffamatoria”. “Le notizie riportate – si aggiunge – difettano dei requisiti della pertinenza e della verità”; “si riferisce una realtà del tutto parziale e fuorviante, oltre che datata”, “si evidenzia l’assoluta mancanza di attualità della notizia e, pertanto, la carenza del requisito della pertinenza” e “l’approfondimento non adeguato del lavoro”.

“Per rendere il Suo saggio veritiero e, quindi, non diffamante – prosegue la nota del leale – avrebbe dovuto verificare e riportare anche l’esito delle presunte informazioni tratte dall’archivio dei ROS relativo al biennio 1999-2001. Dette indagini, non hanno portato all’apertura di alcun procedimento penale nei confronti del mio cliente, il quale non è mai stato imputato, né indagato, e non ha mai ricevuto né informazioni di garanzia, né avvisi di conclusione delle indagini preliminari (…) In tal modo, ha indotto il lettore ad accostare, erroneamente, il mio assistito ad ambienti criminali, riferendolo “direttamente coinvolto in affari inerenti l’illecita acquisizione di appalti….”.

La lettera dell’avv. Canfora si conclude con l’invito “a voler effettuare entro 15 gg dal ricevimento della presente una nota di rettifica,nei termini e nei modi che saranno convenuti – anche tramite un procedimento di mediazione, ai sensi del Decreto legislativo 4.3.2010 n. 28 – e, riservando, all’esito,ogni valutazione in merito al risarcimento dei danni subiti e subendi dal mio assistito”.

Respingendo qualsivoglia addebito di aver inteso diffamare il sig. Di Pane, persona che non ho mai avuto modo di conoscere nel corso della mia attività d’inchiesta, faccio presente che i fatti riportati nel volume, pertinentissimi alla ricostruzione storica di interessi imprenditoriali-economici nella lottizzazione di aree prossime o contigue ai cantieri di costruzione del Ponte sullo Stretto e tutt’altro che datate in quanto si riferiscono a periodi prossimi alla decisione di avviare la gara per l’identificazione del General contractor dei lavori del Ponte. Tutto quanto riportato e la stessa espressione contestata “direttamente coinvolto ecc.”, come del resto si evince in nota a pié di pagina (p. 156) è letteralmente riportato nella Comunicazione di notizia di reato Nr. 51/32-2-1999, Prot. Messina, maggio 2001, a firma dei ROS – Raggruppamento Operativo Speciale dell’Arma dei carabinieri. Inoltre tali affermazioni e le relazioni del Di Pane con tale Mario Aquilia e il noto imprenditore Vincenzo Vinciullo vengono riprese in parte nell’Ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Messina, dott. Alfredo Sicuro, in data 17 luglio 2003 nei confronti di Aiello Salvatore +  37, dove comunque il sig. Di Pane non risulta tra i destinatari della misura.

Per ottemperare alla richiesta dell’Avv. Canfora, nel rispetto della verità di quanto da me affermato, la casa editrice, sentiti suoi legali, potrebbe intanto inviare nota al legale con impegno, in caso di ristampa e /o nuova edizione del volume a riportare la dichiarazione che “nonostante quanto rilevato dal ROS e dal Gip del Tribunale di Messina”, “come precisato dal legale del sig. Di Pane, avv. Maurizio Canfora, dette indagini, non hanno portato all’apertura di alcun procedimento penale nei confronti del suo cliente, il quale non è mai stato imputato, né indagato, e non ha mai ricevuto né informazioni di garanzia, né avvisi di conclusione delle indagini preliminari”. Tale nota potrebbe essere intanto riportata a conclusione degli estratti del volume pubblicati nei due siti web di cui sopra, previo accordo per una sua corretta formulazione con il mio legale di fiducia, avv. Fabio Repici.



Messina, 27 dicembre 2012                                                                            Antonio Mazzeo