mercoledì

Davide contro Golia ovvero Accorinti contro il Partito Unico


Il Pd non esiste più e qualcuno potrebbe pure dire era ora! 
Il centro sinistra non esiste più o meglio è stato assassinato dai suoi vicerè.
Se il PD messinese attendeva la formazione del governo per trovare le alleanze per le elezioni amministrative ora può ritenersi sollevato da questo noioso contrattempo. 
Non arriverà nessuna disposizione dall’alto. 
Genovese & C. possono tessere liberamente, senza neanche più creare finte facciate, il Partito Unico.
Alfio Caruso da decenni racconta del PUS (Partito Unico Siciliano) il grande e forte gestore del potere nella nostra isola.
Ed allora potrebbe succedere che i nomi che da sempre gestiscono i più numerosi pacchetti di voti si alleino per decidere il nuovo sindaco di Messina ed assistere quindi, ad esempio, a Genovese, Briguglio e D’Alia,  che puntano tutto su un’unica pedina, Felice Calabrò.
Patronati e circoli, club service e quartieri popolari, cooperative e centri di formazione, tutti compatti per il canditato di centro-sinistra-destra-centro.
Tutti contenti, tutti soddisfatti. Vittoria sicura.
A meno che non prevalga il voto di coscienza su quello clientelare.
A meno che i messinesi stufi di una politica fatta di uomini pronti a tutto per amministrare il potere si decidano di votare con il cuore ed il cervello.
Cittadini che non si piegheranno alle regalie ed alle false promesse elevando il loro voto a diritto di scelta.
Potrà capitare quindi che un candidato come Renato Accorinti raccolga grandi consensi nella città che da sempre è stata laboratorio per la creazione e realizzazione del Partito Unico.
La città potrà tornare a sperare di risalire nella classifica della vivibilità e trovare un amministratore onesto e lontano dalle logiche del sottobanco e dei programmi disattesi.
Augurandoci che incoerenti faccendieri e “puri” dell’ultima ora non decidano di mirare sul movimento spontaneo e eterogeneo che sostiene Accorinti in questa corsa contro i giganti del potere, confidiamo che Messina possa trasformarsi, da fucina di esponenti del PU, negazione stessa della politica ed esaltazione del potere, a prima provincia siciliana ripulita da parassiti di palazzo che infossano e narcotizzano interi territori.