venerdì

Lo stronzo con il pallone di cuoio


Basta! Io non gioco più, il pallone e mio e me ne vado.
Così di tanto in tanto finivano le partitelle tra bambini nei cortili.
Quello che portava il pallone, contrariato per un presunto rigore o uno sgambetto, chiudeva la partita allontanandosi con il pallone sotto braccio.
Questo governo non cade per un rigurgito di coerenza della sinistra, magari sull’indulto o sulla missione militare italiana. Non cade per non aver rispettato il programma elettorale.
Cade per uno, dico uno, (Mastella) che colpito da un procedimento avviato dalla magistratura, non si limita a dimettersi dal suo ruolo istituzionale (essere ministro della giustizia è ovviamente incompatibile con l’essere inquisito), no, si porta via il pallone (nega l’appoggio al governo come per punirlo a causa del mancato scudo eretto a difesa del povero ministro perseguitato).
Io lo ricordo quel mio compagno.
Era l’unico che possedeva il pallone in vero cuoio, che se non era perché aveva il pallone col culo che lo facevamo giocare con noi, quando si allontanava dal cortile con il pallone, e ricordo anche quello che tutti noi pensavamo di lui… sto’ stronzo

1 commento:

Anonimo ha detto...

vai!
vittorio_deejay@yahoo.it