martedì

Pizzino, Nanni e le ballerine

Sfruttamento della prostituzione.
Il business più antico al mondo, sembra tra le attività più esercitate in questo Paese. Facili guadagni e pochi rischi.
Un blitz a Messina su un giro ben rodato di case d’appuntamento.
E si aprono le porte del carcere per alcuni personaggi del ‘giro’.
Agli arresti domiciliari finisce anche un politico ed imprenditore; il messinese Rosario Pizzino.

Un nome noto a Messina per la sua attività politica nel PSI, di cui è stato anche segretario provinciale.
Fraterno amico di Nanni Ricevuto, attuale Presidente della Provincia di Messina (si è speso per la sua campagna elettorale), si aggiunge agli altri nomi “scomodi” che accompagnano Ricevuto, detto anche “Nanni bugia”, tra cui quello di Umberto Bonanno, ex presidente del consiglio comunale, finito agli arresti per il suo coinvolgimento nell’inchiesta “Oro Grigio”.
Queste amicizie “discutibili” di Ricevuto hanno destato l’attenzione perfino dell’onorevole Carmelo Briguglio di AN che, dalle pagine della Gazzetta del Sud, chiedeva chiarimenti al Presidente sulle sue frequentazioni.

Tanti amici.

Secondo gli inquirenti, Pizzino avrebbe tratto profitto dall’affittare un appartamento ad alto prezzo all’organizzazione che si occupava di sfruttare la prostituzione. 100 euro al giorno. 3000 euro al mese.

Tanti affari.

Insomma, il commerciante con il pallino della politica, vicino agli uomini che contano, con il fiuto degli affari.

Tanti affari. Tanti amici.

Ma c’è anche la sua veste di imprenditore che pochi conoscono, ma che era già finita nelle maglie di un indagine conoscitiva della Procura Nazionale Antimafia.
Una inchiesta sui tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata sulle opere e sugli espropri del Ponte sullo Stretto.

Nell’inchiesta sono state passate al setaccio 7000 particelle dei terreni interessati dalle opere. 136 imprese monitorate che hanno portato alla misura di 3.750 aziende.
Tanti nomi legati a doppio filo tra loro.
Politica, imprenditoria e Università.

I soliti poteri forti che hanno caratterizzato la vita della città dello Stretto. Tanti affari. Tanti amici.

Riportiamo per chi ha scarsa memoria un estratto dell’articolo da Repubblica del 24/03/2005 di Attilio Bolzoni.

Ci vogliono salire tutti sul Ponte. Anche brigando con i terreni alla punta estrema della Sicilia. Stanno aspettando gli espropri per fare un mucchio di soldi. «Quell´area è al centro di imponenti manovre speculative», segnalano i poliziotti della Divisione anticrimine nell´ultimo rapporto «informativo» sugli affari che si allacciano su questa sponda. I nomi dei signori dei lotti d´oro e dei loro soci sono tutti in fila.
Ci sono imprenditori influenti e i soliti appaltatori molto sospetti, rampolli di facoltose famiglie della borghesia messinese, improbabili finanzieri, commercialisti, qualche uomo politico, professori universitari. Tutti insieme in un labirinto di società, in un incastro di sigle. Le tracce portano sempre al lago di Ganzirri, le terre dove sorgeranno le due torri, i due giganteschi piloni del Ponte. poliziotti della task force delegata a investigare si sono concentrati sul foglio numero 46, «la parte oggetto di esproprio per consentire l´insediamento dei cantieri per la realizzazione dei pilastri di sostegno». E hanno cominciato a cercare i padroni dei terreni, i titolari delle licenze edilizie più recenti. Paradossalmente qualcuno sta costruendo proprio nei luoghi dove sarà alzata una delle colossali rampe di cemento e acciaio.
Le prime aree scandagliate sono state quelle appartenenti al gruppo familiare Rosa-Faranda, le prime società incontrate la «Soler» e la «Due Torri srl». Già una ventina di anni fa avevano progettato in quella superficie un complesso immobiliare, ma a partire dal maggio del 2000 - e cioè quando sono iniziati i sopralluoghi della «Stretto di Messina spa» per individuare i terreni da espropriare - hanno ricominciato a scavare e buttare calcestruzzo. Riporta un dossier: «La realizzazione del secondo complesso potrebbe essere collegato a operazioni speculative direttamente riconducibili al Ponte».

E poi: «Esistono elementi per ipotizzare tentativi di infiltrazione da parte di associazioni mafiose in alcune società e in riferimento alle procedure espropriative.». E ancora: «Negli assetti societari vi è una compresenza di soggetti con possibili legami di tipo mafioso con soggetti appartenenti all´ambiente universitario messinese o all´alta imprenditoria».
L´amministratore delle «Due Torri srl» è Renato Irrera, un personaggio che non ha molta visibilità a Messina ma che negli ultimi due anni ha ricoperto importanti cariche societarie. L´”identikit finanziario” di Irrera ha riservato tante sosrprese. Per esempio è proprietario di quote dell´»Arpa Duemiladue srl» dove dentro c´è Pierluigi Cuzzocrea, uno dei familiari del potente ex rettore dell´Università di Messina Diego Cuzzocrea. E dentro c´è pure una società lussemburghese, la Scoha S. A.. Irrera è amministratore unico dell´I.Co.Ge. srl, detiene anche qui quote insieme alla moglie dell´avvocato e docente universitario Angelo Falzea. Il figlio del professore Falzea, Paolo, ha invece una delega ad operare per conto della lussemburghese Scoha S. A.. Poi Irrera è presidente del consiglio di amministrazione della So.Ge.T.Im.. Le altre cariche sociali di questa So.Ge.T.Im. sono ricoperte da nomi che contano, a Messina. Uno è quello di Vincenzo Cambria, il figlio di Francesco, lo storico socio dei cugini mafiosi Nino e Ignazio Salvo nelle esattorie siciliane. Un altro è quello di Carlo Borella, imprenditore del movimento terra «al centro di numerose vicende giudiziarie per gli appalti pubblici». Il terzo nome è quello di Salvatore Cacace, commercialista famoso, legami solidi negli ambienti politici e una dimestichezza antica per le operazioni in campo immobiliare. Il capitale sociale della «So. Ge. T.Im» è diviso tra la lussemburghese Scoha S. A., la Cambrifin dei Cambria, la Iniziative Immobiliari srl dove tra i titolari delle quote sociali c´è sempre quel Carlo Borella del movimento terra. Una tela, un nodo. elle sei «relazioni» sul Ponte si fanno altri collegamenti: «Non può essere ignorata la circostanza che presso la stessa sede sociale della Due Torri c´è anche la Compagnia Alberghiera Turistica Cat spa che ha in gran parte i medesimi rappresentanti dell´ormai cessata Soler con l´integrazione di altri soggetti». E si indica un nome: «Presidente del consiglio di amministrazione è dal 1996 Rosario Pizzino, attuale segretario provinciale del Nuovo Psi, strettamente legato al segretario regionale Giovanni Cesare Ricevuto detto Nanni». rima ancora delle ruspe, ecco dove sta scavando l´inchiesta sul Ponte dei miracoli.

Stostretto – Enrico Di Giacomo

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