sabato

Sarebbe meglio mentire.


Oggi sono 24 anni dalla sua morte.
A colpi di lupara l'hanno uccisa.
Avevo solo 17 anni.
Abbiamo lottato per ottenere giustizia.

Li avevano anche assolti.
Alcuni magistrati di quelli...

Poi finalmente in quell'aula abbiamo pianto.
Dopo più di vent'anni abbiamo ottenuto quello che sarebbe giusto attendersi da un paese civile.
Giustizia.

Oggi a Saponara è un pò festa.
E' l'anniversario, il giorno della memoria, un giorno per sentirci più vicini nel ricordo di Graziella.
Il sindaco, le autorità, Fiorello, la messa e gli scout.
Certo ci saranno lacrime, ma anche la speranza che ciò che è stato interrotto, il procedere di una giovane vita, non si è fermato con quei cinque colpi.

Invece non è così.
Oggi che diremo alla gente in chiesa o al palasport che vogliono ricordare Graziellina?
Che diremo ai giovani boy scout che sfileranno con le candele accese?
Che diremo alla famiglia Campagna che non ha smesso mai di lottare?

Che a pochi chilometri da quelle strade, raffreddate da una leggera brezza autunnale, in una casa, sul suo divano al caldo, siede l'assassino?
Che idea daremo di giustizia?
Per cosa dovranno lottare i nostri figli?

Gerlando Alberti jr. è a casa giusto per l'anniversario dell'omicidio commesso.
Ne prima ne dopo. Per un mafioso è il più alto riconoscimento.
A casa sua si festeggierà pure per la ritrovata libertà.

Ma noi qui allora ricorderemo Graziella Campagna e l'ennesima ingiustizia.
Ai nostri figli forse sarà il caso di dire una bugia.

6 commenti:

Laura Raffaeli ha detto...

Da madre penso che i figli si debbano crescere con la verità: è come costruire un palazzo senza solide fondamenta se si nega la realtà delle cose.
Chi dice bugie annegherà sotto di esse... prima o poi succederà, bisogna solo resistere a questo tsunami di ingiustizie e bugie, un mix mortale solo per chi lo somministra se continueremo a dire verità, a noi stessi e ai nostri figli. Ciao, Laura

di emanuele davide scimone ha detto...

Cara Laura, sono perfettamente d'accordo con te e la mia è solo una provocazione.
Credo però che ci siano verità difficili da dire soprattutto quando ti fanno rendere conto di quanto a volte sia vana la lotta per quegli ideali che dovrebbero essere universalmente "dovuti", come la giustizia.
Mi auguro solo di poter un giorno dire a mia filgia "hai visto che alla fine il bene trionfa sempre."

Laura Raffaeli ha detto...

Bisogna crederci nel bene, non immaginarlo come qualcosa di irraggiungibile, anche se in questa nazione ce la mettono tutta per rendere le persone zerbini passivi e senza più speranza. I nostri figli saranno genitori a loro volta e dovranno trasmettere questa cosa: il bene trionfa sempre, il male non va considerato. Il giorno che saremo in molti a pensarla così il male si dissolverà da solo. La paura fortifica il male, per questo bisognerebbe sempre insegnare ai nostri figli il coraggio. Si è vero, a volte il coraggio si paga caro qui, ma solo quando il coraggioso rimane da solo. Del resto è molto più facile far del male che del bene, un motivo ci sarà.
Ciao, buona domenica, Laura

Adduso ha detto...

Qualcosa però non funziona ostentatamente, non solo nella politica, ma soprattutto trasversalmente nelle istituzioni, con anche certa magistratura in testa.

Ma soprattutto questo modo di noi comuni cittadini di disinteressarci del tutto, oppure di contro di partecipare ai problemi della società solamente in stile "primati urlanti appollaiati sull'albero del tifo", e questo sia a destra che a sinistra, e in entrambe le fazioni senza se e senza ma, sarà la nostra generale rovina, singolarmente e collettivamente.

Quando non si riesce a capire (quasi sempre) … come e perché
http://www.jonialife.it/index.asp?action=viewart&id=4552

Anonimo ha detto...

il 12 Dicembre 1985 sui monti peloritani (luogo orribile )ha cosa pensava Graziella mentre si trovava in ginocchio con il fucile puntato in faccia, a supplicare i suoi carnefici macellai affinchè gli venisse risparmiata la vita? Ha chi chiedeva aiuto? Questi barbari assassini hanno avuto tutto il tempo per riflettere al fine di risparmiargli la vita, invece non hanno esitato a sparargli CINQUE COLPI., Nessuna pietà gli è stata concessa a Graziella. Da allora sino ad oggi i suoi assassini non hanno avuto nessun pentimento; Non hanno mai collaborato con la giustizia affinche venissero arrestati i suoi fiancheggiatori, mai nessun rimpianto. Chi deve garantire la sicurezza dei cittadini, che fa? come regalo dell’anniversario dell’uccisione di Graziella manda agli arresti domiciliari in provincia di Messina ed esattamente nel Comune di Falcone ove a suo tempo era latitante(delinquenziava ) alberti gerlando carnefice di Graziella.A graziella gli è stato tolto il dono della vita(lo stesso dono dei suoi carnefici)se Graziella era la figlia di Alberti Grelando questi che avrebbe fatto agli assassini di Graziella? La famiglia di Graziella chiede Giustizia non vendetta. Graziella non si può più curare. Alberti?
garziella aveva appena 17 anni, i suoi carnefici 38 e 25. GIUSTIZIA QUESTA ? RISPONDA IL MINISTRO ALFANO. SPERO NON COME A SUO TEMPO MASTELLA

Adduso ha detto...

Francamente, da profano di Diritto, mi chiedo se a rispondere nella fattispecie debba essere il Ministro Alfano, e non perchè voglia prenderne le difese, figurarsi, ma in quanto ho di contro la sgradevole sensazione, da modesto cittadino per carità, che in una nostra trasversale certa Magistratura ci potrebbe essere una deviata ossessione a creare tensioni ed ingiustizie sociali nell'interesse personale e corporativo.

La Giustizia, come tutte le manifestazioni umane, è solo un elemento inerme, nello specifico sono poi gli uomini che la regolano, i politici, e gli uomini che l'amministrano, i Magistrati, a renderla esistente, in sostanza i cervelli di quelle persone.

Sarebbe interessante in merito un dibattito, ammesso che si potesse fare, con un giurista ed uno pisichiatra, possibilmente liberi ed indipendenti (a trovarli di questi tempi!).