martedì

Un altro tassello del Caso Messina

Riportiamo di seguito la notizia della condanna dell'imprenditore Salvatore Siracusano pubblicata da imgpress.
Si compone attraverso il posizionamento dell'ennesimo tassello, il disegno criminale che ha fatto di Messina l'esempio del patto tra Stato ed antistato. 
La vicenda sullo sfondo è quella che riguarda la gestione dei collaboratori di giustizia da parte di alcuni magistrati.
Ma come sempre in Sicilia la commedia è corale. Magistrati, collaboratori, forze dell'ordine, imprenditori ed avvocati.
Ognuno con il suo ruolo. Ognuno con il suo tornaconto. Si alza un polverone, si depista e si comprano i testimoni. Ogni sforzo teso a confondere e pilotare ogni cosa. 
Questa è la zona grigia di cui parla Lo Forte. 
Questa è la Sicilia in cui ogni colore si mischia agli altri per rendere vano ogni tentativo di definire le tonalità.
Mafia ed antimafia, diritto e favore, guardie e ladri.

CONDANNATO SALVATORE SIRACUSANO: HA TENTATO DI CORROMPERE UN MARESCIALLO DEI CARABINIERI

(11/05/2010) - Alle 23.30 di ieri 10 maggio il Tribunale di Messina (presidente Alfredo Sicuro) ha emesso la sentenza nei confronti dei due imprenditori messinesi Salvatore Siracusano e Santino Pagano, imputati per avere indotto il Maresciallo dei carabinieri Biagio Gatto, a rendere false dichiarazioni nel processo a carico di Giovanni Lembo e Michelangelo Alfano, allora prendente presso il Tribunale di Catania. Come indicato nella requisitoria del pubblico ministero Antonino Nastasi (che ha richiesto la condanna del Siracusano ad anni 2 e mesi 6 e l’assoluzione per Pagano) le condotte di Siracusano miravano a delegittimare l’avvocato Ugo Colonna e a favorire l’imputato principale del processo in corso a Catania, l’ex magistrato della Direzione Nazionale Antimafia, Giovanni Lembo, poi condannato a cinque anni di reclusione. Il Tribunale di Messina, dopo gli interventi degli avvocati Veneto e Amendolia, accogliendo le richieste dell’accusa ha condannato Siracusano a un anno e otto mesi e assolto il Pagano. Il Tribunale ha anche condannato il Siracusano al risarcimento dei danni nei confronti dell’avvocato Ugo Colonna, costituitosi parte civile con l’avv. Giovanni Li Destri.

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