mercoledì

Luci ed ombre sulle trivelle. Le violazioni nei cantieri del ponte sullo stretto.



Se il buon giorno si vede dal mattino, la sera diventa tutto buio ed oscuro.

Il mega appalto per la costruzione del ponte sullo stretto doveva essere sulla carta il lavoro più monitorato e controllato del secolo.
L’appalto pubblico più grosso mai bandito in questo paese e maggiormente a rischio di infiltrazioni mafiose doveva essere nella propaganda governativa il più regolare e trasparente. 
Tutto a norma.
Tutto secondo la Legge.
Così partono le trivellazioni per l’esecuzione dei saggi del terreno.
Più di cento “puttusa” sul territorio per capire il sottosuolo. 
Tutto a norma. Tutto secondo la Legge. Così dicono.

Strade e vie, aiuole e marciapiedi, condomini e terreni privati ospitano trivelle ed operai di ditte che eseguono lavori per conto del general contractor.
Hanno la Legge dalla loro parte. 
Ciucci rassicura che la Legge verrà rispettata.
Impregilo & C. rappresentano una garanzia per i cittadini, sono aziende serie che lavorano secondo le norme, nonostante alcuni procedimenti giudiziari (ad esempio quelli Campani) hanno sostenuto teorie assai diverse.

Ma torniamo alle trivelle. 
Tutto a norma. Tutto secondo la Legge.

Messina, via panoramica dello stretto, importante arteria della parte nord della città. Si colloca l’ennesima trivella.
Nessun cartello che riporta le informazioni obbligatorie per Legge. 
Nessuna indicazione del committente, nessuna informazione sulla ditta che sta eseguendo i lavori, nessun nome del responsabile della sicurezza, nessun riferimento alle autorizzazioni. 
Nessun rispetto dei più comuni requisiti richiesti dalla Legge sull’edilizia.

Il cantiere mobile è collocato sulla sede stradale. Ne invade una parte. 
Scende la notte e nessuna segnalazione luminosa si accende. 
Nessun cartello segnala la presenza del restringimento della carreggiata con il dovuto anticipo. 
Anche il codice della strada è violato.
Le più elementari norme non vengono rispettate. Un paio di cartelli e qualche torcia elettrica. Tutto a norma? Tutto secondo la Legge?


Il 21 settembre alle ore 19:20 viene fatta la segnalazione telefonica al corpo di polizia municipale di Messina. Il cantiere è pericoloso per la viabilità stradale, non è segnalato ed illuminato. Anche l’interdizione all’area è precaria. Un bambino che percorre il marciapiede può accedervi facilmente.
Cosa sarà successo dopo la telefonata? Un verbale?
L’azienda sanitaria locale avrà verificato la presenza dei requisiti di Legge sui cantieri mobili?
O forse, trattandosi del mega appalto del ponte, quello di Berlusconi e di Ciucci, dell’Eurolink e dell’Impregilo, i controllori hanno dato per scontato che tutto fosse a norma? Tutto secondo la legge?

Insomma, con certezza abbiamo appurato che le norme basilari vengono violate. Le fotografie scattate ieri sera lo documentano ampiamente.
Non vogliamo essere pessimisti ma se il buon giorno si vede dal mattino…


1 commento:

loredana ha detto...

"Impregilo" è una garanzia; basti pensare a L'Aquila, Casa dello studente...
I massacratori non hanno da temere la disoccupazione.

loredana