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Il rito Peloritano. Una specialità Messinese

L'ex procuratore aggiunto Pino Siciliano è stato sottoposto alla misura di custodia cautelare in merito ad un'inchiesta aperta dalla Procura di Reggio Calabria.

L'accusa è di concussione e tentata concussione.
Tante inchieste fondamentali per l'economia messinese sono passate dalle sue mani.
Tanti nomi importanti sono stati annotati in questi procedimenti.

Sullo sfondo di tutto le “7 vicende” di cui s’è occupato il magistrato Siciliano in questi ultimi anni: Lodo Impregilo e MessinAmbiente a Taormina, zone Zps a Messina, Centro commerciale Auchan a Messina, ex Hotel Castellamare a Taormina, e poi la rivelazione di segreto d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta “Oro Grigio”, infine il «concorso per ricercatore del figlio Francesco».

Di queste sette vicende esaminate hanno assunto valenza in questo provvedimento cautelare solo cinque casi, quindi almeno in questa fase il gip esclude dal contesto il caso Auchan e quello del concorso universitario, spiegando che in ogni caso su queste due vicende le indagini proseguono.

Su alcuni di questi fascicoli si presume si sia "speso" il giudice Pino Siciliano.

Le inchieste riguardavano appalti e controversie da cui dipendevano ovviamente affari.
Soldi, tanti soldi.

Il giudice doveva controllare, promuovere indagini e quindi valutarne la legalità, ma finiva per fare da consulente agli indagati.

Dall'ordinanza di custodia cautelare (Interrogatorio di Giuseppe Siciliano da parte del Procuratore di Reggio Calabria Pignatone):


PROCURATORE PIGNATONE: SE LEI PERSEGUISSE I REATI IO LO CAPIREI, LEI INVECE SE NE VA A MONTE A FARE IL CONSULENTE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E’ UN’ALTRA VISIONE DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA. (fonti verbali www.enricodigiacomo.it)

Dopo Il Caso Messina, il Verminaio, il rito peloritano e la cloaca, si aggiunge un nuovo termine per indicare la situazione giudiziaria messinese, quello utilizzato dal gip di Reggio Calabria Kate Tassone: “magma giudiziario-amministrativo".

Insomma un ulteriore tassello che compone un quadro sconfortante sulla gestione della giustizia nella città dello stretto.
Per alcuni sarà solo un altro piccolo rigurgito di fango assolutamente fisiologico, per altri l'ennesimo riscontro che qualcosa non funziona come dovrebbe.

Nell'ordinanza vengono riportate alcune frasi del Procuratore Pignatone, che ben rispecchiano il rito che sembra ormai in uso nelle stanze di palazzo Piacentini.

PROCURATORE PIGNATONE: PERCHE’ SOLO A MESSINA SUCCEDE QUESTO LE ASSICURO. CIOE’ NON E’ CHE A PALERMO O A REGGIO SI PRESENTA UN ASSESSORE AL PROCURATORE AGGIUNTO DI REGGIO O A PALERMO A CHIEDERGLI CHE COSA NE PENSA LEI. QUINDI E’ UNA SPECIALITA’ MESSINESE QUESTA (...).

E’ EVIDENTE, ANCHE IN QUESTO CASO, COME TUTTE LE DICHIARAZIONI RESE DA SICILIANO NON ABBIANO FORNITO ALCUNA GIUSTIFICAZIONE AL GRAVE FATTO CRIMINOSO CONTESTATO AL MAGISTRATO, IL QUALE HA FORNITO RISPOSTE PALESEMENTE CONTRADDITTORIE ED ILLOGICHE, FINENDO PER NON TROVARE MIGLIOR SPIEGAZIONE, ALLA CONDOTTA CONCUSSORIA CONTESTATA, CHE QUELLA DI AVER COMPIUTO UNA SORTA DI INTERVENTO DI PREVENZIONE VOLTO AD EVITARE IL COMPIMENTO DI FUTURI ATTI AMMINISTRATIVI ILLEGITTIMI . (fonti verbali www.enricodigiacomo.it)


La specialità messinese sembra dunque quella di percorrere un'altra strada.
Una strada alternativa a quella della semplice legalità.
Aggirare in modi sempre nuovi e diversi l'ostacolo.
Incontrare, parlare, cercare di accomodare...

Una vicenda questa che avrebbe dovuto scuotere le fondamenta del palazzo di giustizia ma che a stento è stata ripresa dagli organi di informazione.
Troppi potentati coinvolti.
Il silenzio avvolgera fino all'oblio anche questa "vergogna".

4 commenti:

Paul Gatti ha detto...

Squisite queste specialità messinesi.... Mi viene l'acquolina in bocca.

Adduso ha detto...

OT (ma poi non tanto, sempre qualcosa di "messinese" c'è)

E' passato l'emendamento D'Alia.

http://rifondareggio.splinder.com/post/20640220/E'+passato+l'emendamento+D'Ali

rd ha detto...

questo parlare di messinese o catanese o calabrese o napoletano (fra geografia e antropologia) non vi pare che spesso serva inconsapevolmente a scaricare le enormi responsabilità (talora criminalità) individuali o di alcuni gruppi? vogliamo pensarci un po'?

Adduso ha detto...

x rods

Dubito che si tratti solo di individui o gruppi, almeno secondo il mio modesto avviso maturato in trincea e anche indirettamente ascoltando altre esperienze. Ritengo invece, che la maggior parte dello Stato, in molte sue espressioni politiche ed istituzionali, ha fatto propria la mentalità mafiosa, ovverosia la presunzione, la prepotenza e la prevaricazione, tanto più qui al Sud, ancora di più in Sicilia, e tranne per chi non può vedere, in maniera palese a Messina e provincia.

La domanda, sempre a mio modesto parere,è come se ne può uscire civilmente ?

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Intanto, passate le elezioni, a Roma ("gli amici") non perdono tempo.

http://www.cuntrastamu.org/wordpress/?p=669