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D'Alia e Cuffaro. Due pesi e due misure.



REGIONALI: D'ALIA (UDC), NECESSARIO MONITORAGGIO LISTE

(ANSA) - ROMA, 13 GEN - "Condivido e sostengo pienamente la proposta del vice presidente della commissione Antimafia Fabio Granata sull'approvazione di un 'protocollo di monitoraggio' per garantire liste 'pulite' da ogni infiltrazione mafiosa alle prossime elezioni regionali. Trovare su questa proposta l'unità di tutte le forze politiche sarebbe un segnale importante per la lotta contro tutte le mafie". E' quanto afferma in una nota il presidente dei senatori Udc e membro della commissione Antimafia, Gianpiero D'Alia. (ANSA).

Ma l’onorevole D’Alia, membro della commissione Antimafia e senatore siciliano si è mai accorto che a vestire la sua stessa casacca all’interno dell’UDC c’è Totò Cuffaro condannato in secondo grado per favoreggiamento a Cosa Nostra?
Risultare colpevole due volte su tre potrebbe essere già un motivo per richiederne non solo le dimissioni dal partito ma anche da ogni incarico istituzionale.
Tra di loro c’è sempre stata una certa intesa “parlamentare” a giudicare dal fatto che secondo le classifiche di parlamento.openpolis il senatore Cuffaro è il primo ad apporre la propria firma negli atti del senato con il collega Giampiero D’Alia.
Nulla di male per carità.
Entrambi siedono sugli stessi scranni in senato e tutti e due si sono formati nell’UDC siciliano. 
Alla RAI  addirittura D’Alia cedette il posto a Cuffaro che ancora lo mantiene.
Però attendiamo che adesso il membro della commissione Antimafia (mica di quella sulle pari opportunità) parli in merito alla vicenda Cuffaro. 
La logica che impone pulizia oggi ricercata nelle liste per le regionali non è la stessa che occorrerebbe perseguire per il parlamento? 
Come si dice da noi per indicare quando si parla a qualcuno ma si intende far arrivare il messaggio ad altri  parrimi soggira e 'ntendimi nora.

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