venerdì

Il contratto segreto Governo-Novartis.




Dinanzi alle regole false di un mercato ammorbato, ci si accorge che gli unici a pagare sono come sempre i cittadini anche a scapito della propria incolumità.
Allora si capisce bene di come si mantengano salde le posizioni assolutamente dominanti dei veri padroni delle nostre economie. 
Mai andare contro le case farmaceutiche.
Anche davanti ad un presunto allarme mondiale di pandemia, loro, la Novartis & C., devono solo guadagnare e rendere il più proficuo possibile l’accordo commerciale.


Non si offendano gli informatori scientifici del farmaco, se quando nelle sale d’aspetto piene di gente indolenzita e raffreddata, con prostate come meloni e cistifellee granitiche, vengono guardati con assoluto disprezzo dai pazienti in attesa, soprattutto quando tra loro parlano della convention di tre giorni che hanno dovuto fare alle Seychelles.


Vaccino per il virus H1N1, Novartis-Governo Ecco il contratto segreto
di Adele Sarno


www.repubblica.it

(..) Se il siero vaccinale è dannoso per la salute “il Ministero è tenuto a tenere indenne Novartis da qualsiasi perdita che l’azienda sia tenuta a risarcire in conseguenza di danni a persone e cose causati dal prodotto”. In altre parole, se il vaccino fa male a chi lo assume paga lo Stato. La multinazionale risponde soltanto dei difetti di fabbricazione. Infine, se il prodotto non viene consegnato per mancato ottenimento dell'autorizzazione all'immissione al commercio e di prove cliniche positive, è ancora il Ministero a pagare. Il forfait è di 24 milioni di euro netti.


Il contratto tra la casa farmaceutica e il governo italiano per fronteggiare l’eventuale pandemia del virus H1N1 non è più un segreto. Lo pubblica il sito del mensile Altreconomia, proprio adesso che Ferruccio Fazio, ministro della Salute, in un'interrogazione ha annunciato che ha annullato metà delle dosi che avrebbe dovuto ricevere dalla Sanofi, cioè 24 milioni.


Nell’articolo 1 si stabilisce che Novartis è obbligata a produrre e a rispettare il contratto ma solo fino a quando ciò sia ‘ragionevole’. Dove per ‘sforzi commercialmente ragionevoli’ si intende che l’azienda si impegna ad adempiere all’incarico ma che laddove intervengano ‘fattori esulanti dal pieno controllo della Novartis’ l’accordo decade, e lo Stato paga lo stesso (art.3.1).


Ed allora mi sento preso ancora in giro. Per l’ennesima volta.
Ed allora continuo con il secondo capitolo di racconti stretti.

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