Mozzarella di Bufala alla diossina. La Corea prima ed il Giappone dopo, bloccano le importazioni dall’Italia. In un paio di giorni il crollo delle vendite ha causato secondo il consorzio mozzarella di bufala DOP un danno da 30 milioni di euro.
L’intervento è immediato.
Ministero degli Esteri , della Salute, delle Politiche Agricole, Commercio Estero insieme a Regione Campania e tutte le ASL competenti, si ergono a difesa del prodotto “made in Italy”.
Che figura farebbe il nostro paese ad ammettere al mondo che gli ultimi governi non hanno saputo cedere alla tentazione di distruggere in società con la criminalità organizzata una intera regione. Ed allora si mente.
E’ tutto sotto controllo, ogni allarme è immotivato.
Si cerca di convincere i clienti esteri che è tutto a posto, i controlli funzionano. Intanto però scattano sequestri cautelativi per più di 60 allevamenti.
Un po’ di mozzarella si blocca alle frontiere asiatiche, un bel po’ di soldi vanno in fumo e tutti si agitano, indagano e sequestrano. Si invia in tutta fretta un rapporto di verifica alla Commissione Europea.
La reazione del governo è immediata e decisa.
Nessun allarme di contaminazione. Le prove sui campioni non rivelano nulla.
I solerti funzionari campani e quelli nei ministeri tentano di mettere una pezza.
La verità sulla Campania è assai diversa.
In alcune aree della Campania come Acerra e Cercola sono stati misurati nel terreno picchi di 50 e più picogrammi di diossina, si deve ricordare che a Seveso, per 49,6 picogrammi, intervenne l’Esercito con reparti specializzati per la bonifica.
La diossina è persistente nell’ambiente: inquina terreno, falde acquifere, vegetali ; si accumula nell’organismo di uomini ed animali, è molto tossica.
Ciò che appare è che per dieci anni la Campania è stata invasa dai rifiuti speciali altamente tossici, fatti arrivare dalla Camorra con l’appoggio di parti importanti delle istituzioni.
Gli indici relativi alle morti per cancro sono altissimi. Gli indici di contaminazione da diossina sono allarmanti.
Ma il problema per tutti sembra quello di poter vendere le mozzarelle anziché salvare le popolazioni.
Riporto di seguito alcuni brani dell’inchiesta giornalistica “Terra Bruciata” realizzata da Bernardo Iovene per Report.
Il Corpo forestale dello Stato ha segnalato alla procura della Repubblica una serie di percentuali e di picchi di concentrazione di diossina (che nella norma dovrebbe essere di 3 PG per grammo) di 27, se non 50Pg per grammo di terreno. Le risultanze investigative si legge in un comunicato diffuso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che coordina le indagini, hanno consentito di ipotizzare le cause dell’evento, consistenti nelle reiterate attività abusive di discarica e abbandono dei rifiuti e dall’incenerimento degli stessi.
Nel comune di Acerra, località Calabricito, la Sogin, ha recintato un terreno dove la presenza di diossina è 10 mila volte superiore ai limiti imposti dalla legge. Ma qua sotto ci sono anche rifiuti tossici. Intorno è tutto coltivato e pascolano le pecore.
Le pecore dei Cannavacciuolo hanno pascolato in tutta la zona agricola di Acerra, dove negli anni si è insediata anche la Montefibre, una fabbrica di poliestere inquisita per omicidio colposo a seguito della morte di numerosi operai con patologie legate anche all’uso di sostanze cancerogene e diffidata per inquinamento della falda.
ANTONIO LIMONE - COMMISSARIO ISTITUTO ZOOPROFILATTICO:
Dove abbiamo trovato la positività, quelle greggi sono state messi sotto sequestro, il latte è stato distrutto. Abbiamo trovato la diossina e abbiamo bloccato la produzione.
Quindi qualcuno aveva sversato liquidi nella falda. I proprietari dei terreni fecero un esposto alla procura, ai Ministri dell’Ambiente e della Sanità, ma non si è mossa una foglia.
MARIA CRISTINA RIBERA - SOST. PROCURATORE ANTIMAFIA - NAPOLI
Se in questi impianti di compostaggio solo falsamente viene effettuata la lavorazione. Sempre falsamente questi rifiuti vengono spacciati come compost ovvero fertilizzante e quindi vengono smaltiti sui terreni.
Il fatto accertato è che da novembre 2002 qualcuno ha spalmato sulle campagne di tutta la provincia a nord di Napoli, cioè Acerra, Giuliano, Qualiano, Bacoli, Villaricca, Caivano, 1milione di tonnellate rifiuti pericolosi di origine industriale, provenienti anche dal Veneto.
Hanno certificato, per esempio, che l’80% dei pozzi del comune di Acerra è inquinato da sostanze cancerogene: metalli pesanti, diossine e solventi. I pozzi sono stati sigillati, questo, per esempio è il pozzo numero 116, dovrebbe esserci un lucchetto, ma non c’è, qualcuno li rompe e i contadini continuano ad usarli.
ESPEDITO MARLETTA - SINDACO DI ACERRA
Noi non possiamo andare ogni giorno a controllare, cioè nelle attività della polizia municipale un controllo quotidiano richiederebbe…
DONATO CEGLIE - MAGISTRATO
Negli anni è successo che la provincia di Caserta è stata utilizzata senza ombra di dubbio per imponenti smaltimenti illeciti. Si è messa in moto un’economia illecita, criminale ma abbastanza alla luce del sole e quindi laddove c’era una cava abusiva, laddove c’era un fosso, è stato riempito ed è stato riempito di rifiuti. Ed è facile leggere il motivo economico. Affidarsi agli eco-criminali, affidarsi agli eco-mafiosi, consente un abbattimento dei costi, a fronte di un corretto smaltimento dei rifiuti, pari fino a circa il 90%. Le indagini del mio ufficio hanno portato da un lato, a sequestrare oltre 2000 discariche.
CIPRIANO CRISTIANO - SINDACO DI CASAL DI PRINCIPE
Abbiamo l’84% delle malformazioni… l’84% in più rispetto alla media nazionale di malformazioni, quindi di nascite. E abbiamo un incidenza che è il doppio per quanto riguarda tumori, sia del polmone, sia a livello gastroenterico.
DONATO CEGLIE - MAGISTRATO
L’intera produzione di fanghi derivanti dalla rete di depuratori delle acque operanti nella regione Campania…l’intera produzione di fanghi prendeva vie illegali, e attraverso una falsa attività di recupero e di trasformazione del fango tossico del rifiuto, in apparente compost o ammendante per l’agricoltura, il fango tossico veniva poi tranquillamente abbandonato mediante spargimento su ettari ed ettari della Regione Campania ma anche della Puglia.
Queste attività sono state tele riprese i carabinieri erano appostati nei pressi dei terreni, nei pressi degli impianti, sulle sponde dei fiumi dove i rifiuti venivano abbandonati. Abbiamo ottenuto brillanti risultati, sul piano delle indagini e sul piano dei riscontri giudiziari, ma è avvilente constatare che in tutto questo ciclo di attività non hanno funzionato per niente i controlli amministrativi, in altri termini, o interviene la procura della Repubblica che si avvale di Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Guardia di Finanza, o altrimenti non interviene nessuno. E tutto accade sotto gli occhi di tutti alla luce del sole.
DONATO CEGLIE - MAGISTRATO
I dati acquisiti dal mio ufficio fanno riferimento ai numeri di esenzioni ticket per malattie tumorali, numero esenzioni ticket per malattie tumorali. Bene, i distretti sanitari della provincia di Caserta, segnatamente dell’Agro Aversano, attestano inequivocabilmente che siamo in presenza di un impennata di esenzioni ticket per malattie tumorali in alcune aree fino al 400 %. Questo dal 1999 in poi.
Intanto ad Acerra, dove le pecore muoiono uccise dalla diossina ed interi greggi vengono abbattuti, né l’istituto superiore di sanità né le Asl avevano pensato di fare le analisi sugli abitanti, ma solo sulle pecore. E così un gruppo di nove persone, compresi i pastori, se le sono fatte fare in Canada a proprie spese. E questi sono i risultati: se nelle pecore sono presenti 38 picogrammi, negli uomini invece…
GIAMPIERO ANGELI:
Dai 40 picogrammi per arrivare ad un massimo di 74 picogrammi sui vivi. Perché questo caso che ha 255 picogrammi di valore tossico equivalente purtroppo è deceduto di un tumore fulminante. Ed è proprio il pastore di quel gregge di cui io parlavo.
In questo paese fa più rumore una mozzarella che scade in un deposito di dogana in Giappone che un uomo che viene ucciso dalla diossina.
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