martedì

Sudditi stercorari.

Negli ultimi giorni ho come si dice “bucato” tante notizie.

Non le ho “postate” sul blog né tanto meno commentate.


Non è stata una mancanza dovuta all’assenza di fonti o perché ciò che è accaduto non abbia suscitato in me interesse.

Forse la causa di tutto è il sentimento di avvilimento che mi ha pervaso nell’apprenderle.

Allora ho continuato a spingere la mia pallina di sterco.

Come ogni giorno ho svolto il mio lavoro da uomo qualunque.


Le oscure vicende ad esempio del “memoriale Canali che come un sasso ha generato cerchi concentrici nelle torbide acque della storia giudiziaria della provincia di Messina.

Osservo i cerchi allargarsi e spingo la mia nauseante palla.


I proclami sul ponte sullo stretto offerti ad un popolo affamato come ghiande ai porci, come ipocrite promesse vestite da panacea dei mali del mezzogiorno.

Le battaglie condotte contro i tentativi dittatoriali di piegare la Giustizia di questo paese a proprio uso e consumo.


Ed io, imperterrito, ho continuato ad impartire il moto rotatorio alla mia sfera sempre più grande.

Da una parte giuristi, intellettuali e semplici cittadini che gridano a gran voce per lo scandaloso golpe operato dal presidente del consiglio, dall’altro telegiornali che ne acclamano le gesta per le ormai vuote menti dei telespettatori.


Già i telespettatori, i cittadini, i sudditi.

Tanti scarabei stercorari che ogni giorno spingono la loro pallina di merda.

Si raccolgono le feci degli altri e se ne trae nutrimento.

Animali più grandi, più forti e posti più in alto nella catena alimentare, ci cospargono il cammino con la loro merda e noi come fosse l’unica cosa che aneliamo, senza intravedere alcuna diversa possibilità, la appallottoliamo come il gesto più naturale al mondo.


Così in questi giorni mi sono visto come parte di un’immensa moltitudine di stercorari, tutti affaccendati a spingere in linea retta il pesante fardello di escrementi.


Il caso Genchi. Chi lo vede colpevole senza alcuna riserva e chi lo vuole martire di un disegno complesso realizzato ad arte.

Lo scarabeo quando spinge media.

Prosegue diritto. Raccoglie e non pensa.

Per non sbagliare prende tutto e lo attacca alla propria pallina.

Per lui è tutto merda.


Tra mafia ed antimafia, tra giustizialisti e garantisti c’è un filo sottile.

C’è da girarci attorno.

C’è da pensare.

Bisognerebbe fare fatica per capire, ma le forze servono per spingere.

Allora si raccoglie tutto nella pallottola.

Tanto in fondo l’insetto sa che della buona merda si trova dappertutto.


Il suddito stercorario sa bene che tutto viene gestito da chi non ha palline da spingere.

C’è quindi chi sparge merda e chi la raccoglie ed a comandare sono sempre i primi.

Questi non sono né meglio né peggio di chi li elegge.

Puzzano tutti.

Chi sta in alto ha le mani che puzzano per quanta cacca lancia a chi sta in basso che è addestrato per raccoglierla e portarsela dietro.

Al cattivo odore ci si abitua.

Ci si assuefa per via delle narici piene. Non si nota più alcuna differenza di intensità o provenienza, se ciò che si raccoglie viene da una parte o dall’altra, se è vecchia o nuova, se è meglio o peggio.

Con cinico sfinimento si raccoglie tutto e se ne fa uno scopo di vita.


Oggi quando ho visto le immagini di quei corpi che silenziosamente galleggiavano ho tolto le mani dalla superficie liscia della pesante biglia organica.

Mi mancavano le forze nelle braccia.

Non volevo spingere più ed ho anche iniziato a sentire puzza.

Una forte esalazione mi aggrediva i sensi.

Poi arriva una nuova notizia.

Berlusconi bacchetta la UE sui toni gravi usati per la crisi.

Ad un tratto non sento più nessun tanfo.

Non ricordo più nulla. Tutto va bene.


Ritrovo così le forze e ricomincio a spingere.



7 commenti:

Ggn ha detto...

Post grandioso

Adduso ha detto...

Oggi discutevo con una persona, dicendole che, per la mia modesta e lontana esperienza passata di lavoro, ho la precisa sensazione che quella che si cela sotto il nome PDL, altro non è che un’organizzatissima azienda politica, la quale certamente non è più qualificabile come politica, almeno per come la si intendeva una volta, cioè confronto e dialettica. Un qualcosa di analogo, ma con la prevalenza del senso dell’appartenenza alle istituzioni, quasi come si fosse degli unti della moralità, mi sembra tanto l’IDV. Infine, noto che il PD si dimena tra l’emulare il PDL, o dare un segno di giustizialismo come l’IDV, oppure provare a ritrovare le proprie origini sociali e politiche, così come mi pare che gli altri partiti, soprattutto quelli di sinistra, sono ricomparsi solo a tre mesi dalle elezioni europee, dopo essersi presi evidentemente un buon (troppo) periodo di "meditazione".

La gente, in questa situazione è ormai in uno stato di tale generale confusione, che ritiene persino che la fattoria, il grande fratello, uomini e donne, ecc, sono la realtà, che quei poveracci che muoiono nello stretto di Sicilia sono inevitabili, che la crisi esiste solo per alcuni (e questo in parte è vero, certamente non esiste ad esempio per tutti quelli che lavorano a tempo indeterminato nello Stato, soprattutto le qualifiche e cariche medie e alte), ecc..

Oggi, noi comuni cittadini non siamo solo degli “stercorari” che vivono solo per un "giorno" al fine di raccattare la loro palla di sterco così che la loro progenie abbia di che nutrirsi sotto terra, ma siamo, come non mai, palesemente condizionati da un sistema mediatico-scientifico che con le recenti e sempre più approfondite conoscenze sul funzionamento del cervello, (le quali però sono solo al servizio di pochi e soprattutto di chi può pagare o detiene il potere) riescono ad insinuarci dentro la mente, mediante l’associazione di immagini e suoni, ed attraverso la ripetitività, dei modelli alieni i quali riescono a penetrare nella parte profonda della nostra mente, divenendo una forma di istinto artificiale che ci fa agire spesso inconsapevolmente, come delle marionette, perchè stimolano preordinatamente le sensazioni piacevoli endogene del nostro corpo, o almeno ci fanno credere questo.

Eppure basterebbe opporre l’unico antidoto di cui possiamo disporre, il sano dubbio, per tutto e tutti, politici, istituzionali, magistrati, imprenditori, affaristi, guru, intellettuali, professionisti, ecc. ma questo significa soprattutto pensare, e i nostri “padroni” che ci pascolano, hanno trasformato anche questo in un disvalore.

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny