Avete un’azienda che non va benissimo e vi servirebbe un po’ di liquidità?
Avete svincolato i Bot e non sapete come investire i vostri risparmi?
30 milioni di euro in 3 anni bastano?
La soluzione allora è Equinox! E’ una holding d’investimento con base in Lussemburgo, finanziata da Intesa Sanpaolo e gestita da un membro del consiglio di amministrazione del gruppo Unicredit, Salvatore Mancuso. Il finanziere della provincia di Messina è amico di tutti. Stimato sia dal gran patron di Unicredit sia dai vertici di Intesa Sanpaolo, nonché amico del responsabile corporate di Intesa Sanpaolo Gaetano Miccichè, fratello di Gianfranco il berlusconiano presidente dell’assemblea regionale siciliana.
Il buon Mancuso, proprio per la sua grande propensione all’amicizia, apre la sua società a nuovi investitori, facendo entrare in affari la Fininvest di Berlusconi, Emma Marcegaglia (vicinissima ai vertici di Confindustria, ed a qualche immobiliarista con problemi finanziari come Luigi Zunino e Giuseppe Statuto.
Questo veniva registrato nei registri societari lussemburghesi, in vista evidentemente di un buon affare.
In Italia intanto la solita Impregilo ottiene l’appalto per la costruzione e la gestione del termovalorizzatore di Acerra e per la gestione dei centri di raccolta delle ecoballe.
La solita Impregilo. La società è stata prima "ricapitalizzata" dalle maggiori banche creditrici (Capitalia, Banca Intesa, Unicredit e San Paolo-IMI) e successivamente parzialmente rilevata da una cordata di società finanziarie, la IGLI (consorzio in cui compaiono Efibanca, Autostrade S.p.A. del Gruppo Benetton, il Gruppo Argos del costruttore Marcellino Gavio e la Techint della famiglia italo-argentina Rocca), che ha strappato alla Gemina delle famiglie Agnelli e Romiti la leadership sull'azienda.
La solita Impregilo ed i soliti consiglieri, tra cui l’onnipresente Beniamino Gavio.
Qualcosa all’Impregilo va storto però. Prima l’inchiesta della GdF sulla IMPREPAR, società partecipata al 100% da Impregilo con qualche problema ai bilanci, poi l’appalto che viene congelato dalla magistratura (frode in pubblica fornitura) e successivamente nel 2007 il Gip del Tribunale di Napoli Rosanna Saraceno dispone l'interdizione ai contratti con la pubblica amministrazione per un anno, relativamente alle sole attività di smaltimento, trattamento e recupero energetico dei rifiuti, nei confronti di alcune società del Gruppo Impregilo che gestiscono i sette impianti di combustibile da rifiuti della Campania. Le aziende coinvolte sono Impregilo, Fisia, e Fibe Campania. L’ipotesi è truffa aggravata.
Insomma l’affare “rifiuti”, il grande business dello smaltimento in Campania non da i risultati sperati.
In questo frangente succede però un fatto strano. Nel 2002 la Equinox, con i suoi nuovi finanziatori acquista da Impregilo il 49% di FISIA, una società coinvolta nella grana dei rifiuti per 39,2 milioni di euro. Quasi 40 milioni che “abbelliscono” i bilanci di Impregilo. Poi come abbiamo visto le sorti di Fisia e di Impregilo non sono state molto rosee, ma stranamente tutto ciò risulta in modo inverosimile conveniente ad Equinox. Dopo tre anni infatti la società guidata da Mancuso restituisce il 49% di Fisia ad Impregilo e ne ricava 68,5 milioni di euro. Quasi 30 milioni in più.
Un investimento blindato. Un guadagno che sembrava già scritto.
Fisia chiude il bilancio in perdita di 20 milioni di euro (ha ricomprato delle azioni a quasi il doppio di quanto le aveva vendute).
Equinox chiude il bilancio in utile di oltre 24 milioni di euro. Soldi che si esauriscono dopo l’effetto Fisia, infatti i bilanci seguenti chiuderanno in rosso.
In buona sostanza, che le cose vadano bene o male con Equinox e gli amici di Mancuso il guadagno è assicurato. Ed io sto stretto!
http://www.articolo21.info/rassegne/generale29012008/Art_080129_26300_00220.htm
http://www.casaleggioassociati.it/oracolo/
lunedì
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