giovedì

Un sogno a Messina

Non riesco ad aprire gli occhi ed il cuscino mi coccola la parte destra del viso.
Ne apro uno appena...

La sveglia che proietta i suoi dati sulla parete è fantastica.

E’ stato un regalo di natale di mio cognato.
Leggo con difficoltà: 08:38 17 GIU 22°c.

E’ tardi, ma fino alle due del mattino seguivo i risultati della amministrative (di Messina) ed ora ho ancora sonno.

Erano pochi per la verità i dati che arrivavano dai seggi.
Scene di panico, abbandoni e fughe stavano caratterizzando le ore successive alla chiusura dei seggi.

L’occhio si richiude e ripiombo in quel magico mondo che si apre nella mia mente quando riesco a “rubare” qualche altro minuto al mio giorno.
Come spesso capita in questa fase di dormiveglia mi sento un po’ confuso e non ricordo bene gli avvenimenti. Sogno.

Sono al mare e mi sdraio sulla rena. Ogni tanto il rigurgito di qualche onda mi accarezza con la schiuma le gambe. Sento la voce di mia figlia che gioca sul bagnasciuga.

Papà! Papà è tardi… svegliati!

Mi sento come risucchiato in un vortice. Risento il calore del cuscino e la fronte bagnata. Osservo mia figlia che mi chiama sorridendo.
Svegliati papà è tardi.

Guardo di nuovo i numeri rossi sulla parete. 08:55 17 GIU 23°.

Cazzo, 17 giugno!


- La mamma fa il compleanno vero?

- Si papà.
- Buon giorno, auguri.
- Grazie. Sai che alla provincia ha vinto Ricevuto ed al comune Buzzanca.

Altro risucchio di vortice. Altra confusione in testa.

- Ma quanti anni fai?
La televisione in cucina macina i suoi rumori nel calore di una giornata quasi estiva.

Berlusconi si difende dagli attacchi dell’opposizione.
L’opposizione grida allo scandalo per l’ennesimo attacco alla magistratura e il nuovo tentativo del cavaliere di fare leggi per pararsi il culo dai processi.

- Ma in che anno siamo?

Al governo Berlusconi con le leggi vergogna, a Messina nuovamente Buzzanca e Nanni “bugia"…

Starò ancora sognando… si dai, forse la mia mente mi sta facendo rivivere una mattina di 4, 5 anni fa…

Però guardo mia figlia ed è grande…
Corro in bagno per guardarmi allo specchio.
Anch’io non sembro quello di cinque anni fa.

Cazzo vuoi vedere che noi siamo cresciuti e gli altri sono rimasti piccoli…





1 commento:

Anonimo ha detto...

Capisco e comprendo ora, dopo aver letto nero su bianco i risultati delle elezioni messinesi lo sconforto di chi constata l'abulia e l'inettitudine degli elettori messinesi.
Di quelli morti dentro.
Sprovvisti di cuore pulsante al contrario forniti di stomaco di ferro pronto a digerire tutto pur di non utilizzare il cervello che poverino resta lì a far da contrappeso al resto del corpo.
Provo una gran rabbia per quelli che vanificano il proprio diritto al voto perchè incapaci di dire di no all'arrogante di turno oppure per scambiarlo con un favore personale o con un pacco di farina.
Anche pena però perchè chi non riesce a difendere la propria anima forse non sa d'averla.
Meglio avere cuore.